La passione veg di Monica, ex corsista che ha aperto la sua attività
23 Maggio 2018
Monica Venturoli, bolognese di 53 anni è il volto di Alchemilla Bio, la gastronomia vegana di via Mascarella. Il suo lungo percorso professionale l’ha vista corsista all’interno della scuola di cucina di a Scuola di Gusto, frequentando il corso di Giuseppina Siotto, antropologa, cuoca e docente di cucina naturale.
Monica, quale parte del corso le è piaciuta di più?
“Ho partecipato alla prima edizione del corso di Pina Siotto, che avevo già avuto la fortuna di avere come docente precedentemente. Lei cucinava e noi osservavamo, partecipando ad alcune delle preparazioni. In generale riconosco di avere avuto grandi docenti ed aver approfondito aspetti come l’haccp e la scelta dei prodotti”.
Quale aspetto del corso ha apprezzato maggiormente?
“Mi è piaciuta tantissimo la parte incentrata sull’utilizzo delle erbe, oggigiorno parte fondamentale della mia cucina. Oltre ai profumi, ne esistono tantissime e contengono proprietà salutari importanti. Un altro aspetto che mi ha entusiasmato riguarda l’impiattamento”.
Di cosa si occupa adesso?
“Dopo aver frequentato molti corsi, tra cui quello di a Scuola di gusto, ho aperto una mia attività a Bologna. Alchemilla Bio è una gastronomia e pasticceria bio-etica vegana aperta da pranzo a cena, svolgiamo inoltre corsi di cucina vegan, catering ed eventi per diffondere la nostra cucina”.
Un consiglio per i ragazzi/corsisti che hanno lo stesso obiettivo?
“La continua ricerca e approfondimento, seguendo il cuore senza razionalizzare. E’ una professione dura e faticosa, credo sia come un parto: se ci si sente di essere portati bisogna farlo”.
Quand’è nata la sua passione per la cucina?
“Ho iniziato a cucinare a nemmeno dieci anni. La mia nonna ferrarese è stata una grande fonte d’ispirazione, ricordo inoltre che mia mamma mi sgridava perché facevo troppi dolci. La cucina è rimasta addormentata dentro di me, facevo l’amministratore di condominio e non pensavo potesse essermi associata in termini lavorativi. Ho sempre amato cucinare, il tempo in cui non mi trovavo dietro a un pc, ero in cucina. Ho sentito un’esigenza, ho approfondito la cucina vegana, studiando macrobiotica dal ’90 e frequentando molti corsi. Quando ho scoperto che a Bologna c’era il corso di a Scuola di gusto non mi sembrava vero”.
Quali sono gli aspetti positivi della sua professione?
“La creatività è indubbiamente un fattore importante ma la soddisfazione che se ne ricava dal contatto con la gente non ha eguali”.