Eleonora Bonvicini, l’ex giovane corsista diventata pasticcera
10 Settembre 2018
Il 2018 è stato un anno ricco di novità e innovazione per la pasticceria italiana. I nostri ricettari propongono dolci conosciuti e apprezzati in tutto il mondo, mantenuti nel tempo tra i laboratori di pasticceria e le mura domestiche, ambienti in cui cresce e si consolida l’indole rivolta alle dolcezze made in Italy. Al contempo è aumentata la varietà di farine utilizzate, l’attenzione rivolta verso l’estetica e le decorazioni, la pasticceria bakery americana e l’utilizzo di polveri e di spezie seguendo le tendenze oltremanica. Eleonora Bonvicini, ventiquattrenne di Cesena, è uscita dal corso professionale pasticcere di a Scuola di gusto, la scuola di cucina di Bologna, coronando il sogno di diventare pasticcera presso Miss Bake, una delle realtà più apprezzate e in voga del nostro centro storico.
Eleonora, quale parte del corso le è piaciuta di più?
“Sicuramente la parte dedicata ai lievitati e agli sfogliati, come ad esempio i croissant, che da sempre erano la mia passione. E’ una preparazione molto tecnica che dal punto di vista pratico e culturale mi mancava e i docenti l’hanno impostata davvero al meglio”.
Quale aspetto del corso ha apprezzato maggiormente?
“L’aspetto umano dei docenti, che non hanno fatto mai mancare in tutta la loro professionalità”.
Di cosa si occupa attualmente?
“Una volta terminato il corso professionale pasticcere mi attendeva lo stage ma proprio pochi giorni prima è arrivata la chiamata di Miss Bake, iniziando fin da subito la professione. Ho iniziato da poco e mi occupo sia degli impasti e decorazioni che del salato nel brunch del sabato. Mi specializzo inoltre nel senza glutine, una parte che mi appassiona e ancora non viene praticata dalla maggioranza”.
Un consiglio per i ragazzi/corsisti che hanno lo stesso obiettivo?
“Ascoltare tantissimo i docenti e osservarli nelle loro preparazioni. È importante allo stesso tempo non copiare mai ma personalizzare e metterci del proprio in ogni preparazione”.
Quand’è nata la sua passione per la cucina?
“Mi sono avvicinata alla pasticceria grazie a mia madre, che fin da piccola mi ha reso partecipe delle sue ricette e delle sue creazioni. Sono laureata in infermieristica e dopo i turni, anziché riposarmi, facevo i dolci. Per me è sempre stato uno sfogo che mi rilassava e rendeva felice. Dopo esser rimasto per troppo tempo un hobby ho deciso di intraprendere il percorso con a Scuola di gusto ottenendo una qualifica e rendendola la mia professione”
Quali sono gli aspetti positivi della sua professione?
“Apprezzo tantissimo il lato umano del dolce: trasmettere la propria passione nelle creazioni al cliente, regalandogli un sorriso e una sensazione positiva è una gioia immensa”.