Andrea Deida, dalla scuola di cucina al futuro in panificio
6 Settembre 2018
È la storia di Andrea Deida, 27enne di Oristano che dopo aver frequentato il corso professionale panettiere ha coronato in pochi mesi il sogno di preparare e sfornare il pane tutte le notti. Oggi Andrea lavora al Panificio Sacchetti, uno dei forni più conosciuti della città.
Andrea, quale parte del corso le è piaciuta di più?
“Ho cominciato praticamente da zero ed ho frequentato il corso professionale panettiere di a Scuola di gusto per avvicinarmi alla panificazione. Mi sono trovato benissimo all’interno del laboratorio, grazie ad attrezzature che attualmente ritrovo sul luogo di lavoro, penso ad esempio al forno. Ricordo con piacere la preparazione degli hamburger, un momento di grande sintonia con i docenti e gli altri corsisti”.
Quale aspetto del corso ha apprezzato maggiormente?
“Ho apprezzato moltissimo la parte teorica, fondamentale per ottenere maggiore consapevolezza ed occhio critico che, all’atto pratico, mi ha permesso di ragionare sui dosaggi e sui vari procedimenti. Tutti i docenti inoltre sono riusciti a trasmettere una propria caratteristica”.
Di cosa si occupa adesso?
“Terminate le ore di pratica ho svolto lo stage presso il panificio Sacchetti, per cui lavoro attualmente. Ho distribuito le ore di lavoro per comprendere bene i procedimenti, ora mi occupo prevalentemente del pane ma sto approfondendo anche gli altri prodotti da banco, come le pizze e i dolci”.
Un consiglio per i ragazzi/corsisti che hanno lo stesso obiettivo?
“È un lavoro che richiede tanto sacrificio ma che ti da allo stesso tempo grandi soddisfazioni e ti permette di gestirlo”.
Quando è nata la sua passione per la cucina?
“Ho girato per diversi ristoranti come lavapiatti e lavorando è aumentata sempre maggiormente l’indole per la panificazione, un ambiente meno caotico in cui si lavora tanto ma senza improvvisazione”.
Quali sono gli aspetti positivi della sua professione?
“Nel pane rispetto ad altre situazioni di cucina non ci sono sprechi: anche quando diventa duro è riutilizzabile e dovrebbe essere così anche per altri alimenti. Inoltre, è di grande attualità il tema delle intolleranze alimentari: si presta attenzione al carboidrato a vantaggio delle proteine, con l’utilizzo di farine di diverso tipo. Chissà in futuro potrebbero nascere apposite panetterie”.